PISTA!CI SIAMO, ORA C’E’ CHI HA CAPITO TUTTO

I social network sono una gran bella scoperta, hanno certamente aiutato a migliorare la nostre vite, le nostre relazioni. Le nuove tecnologie servono proprio a questo! Ho però la netta sensazione che a qualcuno diano l’illusione di aver capito tutto dalla vita, e con la complicità di un certo numero di “Mi piace”, siano portati a crederci davvero.

Questa settimana desidero parlare di pista, di ciclismo su pista per la precisione, le righe precedenti potrebbero sviare, ma in seguito sarà chiaro il riferimento. La pista, disciplina importante e fondamentale, dal fascino irresistibile e dall’abbandono quasi totale alle nostre latitudini. In questo arido deserto resistono con grande dignità delle oasi che continuano ad alimentare la tenue speranza di un ritorno ai fasti di un tempo, a quegli anni in cui anche la Nazionale Azzurra partecipava alle competizioni internazionali con un gruppo formato da atleti competitivi, a cui ogni tanto riusciva di battere un colpo. Molte cose sono cambiate da allora, scovare talenti è impresa ardua, farli crescere nel “sistema tecnico Italia”, impresa quasi impossibile. Il tutto nell’indifferenza dei vertici dirigenziali di FCI e CONI, a parole sensibili, nei fatti totalmente assenti. Tecnici preparati lasciati allo sbando a confrontarsi con società sorde che denotano mancanza totale di cultura specifica, impianti spesso obsoleti, senza risorse e con scarse prospettive da offrire ai corridori. Tra le realtà organizzative che tra mille difficoltà continuano ad organizzare eventi di livello internazionale che attirano un discreto interesse, Bassano del Grappa, Pordenone, Montichiari, ne esiste una che possiamo considerare veramente eccellente, la 6 Giorni di Fiorenzuola, giunta in questo 2013 alla 16 edizione. Da anni richiama atleti di caratura internazionale, grazie alle spiccate capacità organizzative del suo soggetto di riferimento, Claudio Santi, che partendo con umiltà e passione quasi vent’anni fa, ha saputo catalizzare sull’evento di Fiorenzuola l’interesse di un intero territorio. Il Nostro negli anni si è costruito una seria reputazione tra gli organizzatori di eventi su pista, giungendo a ricoprire la vicepresidenza della UIV (Unione Internazionale Velodromi), organizzazione nata anni fa per tutelare gli interessi degli “imprenditori” che organizzano gli eventi Seigiornistici. I soci membri UIV sono da sempre poco ascoltati dai vertici dell’UCI, considerate le loro particolari esigenze rispetto alle normali organizzazioni di eventi su pista, e nonostante il loro impegno l’affascinante mondo delle 6 Giorni sta attraversando un periodo di grande difficoltà che ne sta duramente minando l’esistenza.

Il Nostro è un ottimo organizzatore, che ha vissuto delle non marginali esperienze dirigenziali, e nutre legittime ambizioni di ritornare a coprire ruoli di responsabilità ai vertici federali. La sua esperienza dirigenziale ha coinciso con l’epoca di Giancarlo Ceruti, di cui era considerato il braccio destro. Non fu un’epoca particolarmente felice, infatti il Nostro non perde occasione di defilarsi ogni qualvolta qualcuno gli ricorda il periodo di stretta collaborazione con l’allora Presidente, legittimo! Nell’ultima tornata elettorale il Nostro era tra i candidati alla Presidenza, non ha ottenuto per la verità un ampio consenso, ma sappiamo quanto siano facilmente “influenzabili” i “Grandi Elettori” che partecipano all’Assemblea Generale Elettiva, attenti ed intenti fino all’ultimo momento a scegliere il “candidato migliore” tra quelli in gioco.

Vengo all’attualità dei nostri giorni, riporto di seguito quanto il Nostro ha postato sul suo profilo Facebook il 3 agosto scorso, probabilmente con la ragione annebbiata dalle feste successive all’ennesimo importante successo ottenuto con la 6 Giorni di Fiorenzuola:

“A Fiorenzuola l’Oceania ha dominato negli uomini e nelle donne, lasciando le briciole a 31 nazioni (29 escludendo loro) e 200 atleti (3 campioni olimpici, 8 campioni del mondo in carica). I tanto proclamati bei tempi della pista avevano pochi corridori e poche nazioni. Dal 2000 il mondo è cambiato, il ciclismo su pista cambiatissimo, in molte nazioni conta più della strada per le superiori medaglie olimpiche. E ora, ancor di più perchè finalmente usciti da vergognoso nonnismo e da accordi e trucchi ignobili dei colonnelli. Quindi, complimenti ai tecnici nazionali e a ragazze e ragazzi Italiani che con questa concorrenza eccezionale si sono battuti come leonesse e leoni, vincendo e piazzandosi in diverse gare. Ma …. quando lo capiranno i nostalgici, incompetenti, giornalisti o giornalai nazionali Italiani? Sarà sempre molto molto tardi per correggere tutte le fesserie che dicono da tempo. Esaltano orticelli, non conoscendo i campi di gioco mondiali. Comunque li aspettiamo e accoglieremo a braccia aperte, con affetto verso chi capirà di non essere la verità ma di aver scritto molto poco e molto male, con incompetenza totale. Vi aspettiamo amici, alla prossima”.

Ho seguito il nostro anche nella sua campagna elettorale, vissuta soprattutto su Facebook e qualche altro raro incontro in giro per l’Italia, ed ora per informarmi su quanto avveniva durante la 6 Giorni, notando il medesimo stile. Il Nostro si prodiga puntualmente nell’enfatizzare quanto di buono fatto come dirigente (a suo personale parere naturalmente) e quanto di buono come organizzatore di Fiorenzuola (tantissimo a mio modesto parere), scivolando in una forma di populismo di basso profilo e demagogia difficilmente riscontrabile, ed il post sottolineato in precedenza a mio avviso lo testimonia. Premetto che non nutro una gran simpatia per il Nostro, ampiamente ricambiata ritengo dallo stesso, ma da un uomo di sport, con propositi che spesso mi sento di condividere, mi attenderei un uso diverso dei grandi risultati ottenuti come organizzatore.

Tornando al commento postato dal Nostro, se la prende con tutti, i media soprattutto, che hanno il torto di non aver dato il risalto meritato all’evento. Nessuno che spieghi al Nostro che un bravo organizzatore si nota anche da questi dettagli, infatti saper cucire efficaci relazioni invece di citare genericamente “giornalai incompetenti” aiuterebbe molto di più, ma evidentemente il Nostro è convinto di aver raggiunto uno spessore ed una sicurezza tali da giustificare questi atteggiamenti sopra le righe. I giornalai incompetenti sono rinfrancati dal fatto che il Nostro li attende comunque a braccia aperte al Velodromo nelle prossime occasioni, nonostante la loro ignoranza ed incompetenza. Accorreranno in massa, felici di essere istruiti a dovere. Particolarmente suggestivo anche il passaggio sui colonnelli, fantastico! Soggetti poco raccomandabili, colpevoli di ignobili gesti di nonnismo e giochetti sottobanco, nomi da cancellare che male incurabile hanno arrecato al movimento della pista. Penoso! Mi sento in questo caso chiamato direttamente in causa, io che per diversi anni, quando ero Campione Olimpico e del Mondo, sono stato il colonnello dei colonnelli sono sorpreso! Chissà se il Nostro sa davvero di che sta parlando, nonostante millanti ampia competenza nel merito specifico! Chissà se aspetta anche gli ex colonnelli a braccia aperte al Velodromo, magari una rimpatriata la faremo volentieri, Fiorenzuola è rimasta nel cuore di tutti noi, colonnelli, caporali e soldati semplici. Cittadina magnifica, pubblico appassionato e competente, ambiente stimolante e accattivante. Non manca veramente nulla a Fiorenzuola, a parte un pizzico di umiltà da parte dell’uomo di riferimento dell’organizzazione, che non guasterebbe, nell’interesse dell’importante manifestazione che organizza.
Distinto Claudio Santi, anche i giornalai incompetenti e gli ex colonnelli sanno riconoscere chi merita rispetto da chi se lo deve ancora guadagnare. Non sono sufficienti per ottenerlo i brillanti risultati acquisiti come organizzatore, ci vuole quella semplice cosa che si chiama buona educazione, che insieme alle buone maniere, dividono le persone in soggetti meritevoli dai soggetti non meritevoli, anche di rispetto.

8 pensieri su “PISTA!CI SIAMO, ORA C’E’ CHI HA CAPITO TUTTO

  1. Sono costretto a tornare sul tema della pista, per una risposta al Sig. Claudio Santi, che essendo stato il protagonista del mio ultimo pezzo pubblicato, sul suo profilo FB si sta dando da fare, alimentato dai soliti Mi Piace, mica tanti però….. Di seguito quanto pubblicato nelle ultime ore.

    22 agosto Claudio Santi scrive:
    “Chi ha opinioni diverse dalle tue e le espone pubblicamente è “rock”. Chi scrive che sei capace ma antipatico a lui e quindi, nel suo blog, ti critica e ti attacca sulla persona e non sulle diverse opinioni è “lento, molto lento”. Metodi del vecchio millennio. Ma voglio chiarire che non solo non mi è antipatico ma lo ritengo un grande campione di ciclismo su pita del passato millennio e un attuale bravo e competente opinionista (non giornalaio e giornalista) RAI. Comunque grazie, per i tanti complimenti a Fiorenzuola.”

    25 agosto Claudio Santi scrive:
    “Nel ciclismo italiano a volte si pensa di più a criticare le persone attaccandole con invenzioni e pettegolezzi che a confrontarsi sugli argomenti. Se si facesse il contrario sarebbe più interessante. Sia per affrontare le difficoltà che per vivere meglio. Io ho detto che i giornalisti nazionali di ciclismo, sono incompetenti di pista, è una mia opinione. Apriti cielo, è arrivato un campione del millennio scorso, oggi bravissimo opinionista tecnico televisivo, a scrivere un lunghissimo blog pieno di contraddizioni (nel quale spiega che sono incapace, arrogante e antipatico ma che quello che faccio è bello e unico in Italia). Questo per spiegare che i giornalisti sono così perché gli sono antipatico io. Va beh …. non si è incompetenti per antipatia, ma per ignoranza (ignorare regolamenti, risultati, situazioni internazionali e nazionali della disciplina).”

    Caro Claudio Santi,
    sono costretto a risponderti qui, non avendo un profilo personale su FB non posso partecipare alla costruttiva conversazione che hai proposto. Capisco che ti possa dare fastidio quanto ho deciso di scriverti, ma ti preciso che io non ti ho dato dell’incapace o dell’arrogante, ti ho dato semplicemente del maleducato. A mio modesto parere molti tuoi concetti dimostrano anche la tua incompetenza, ma rimane un mio modestissimo parere. Certo, a scanso di equivoci, ho precisato che non ci siamo simpatici, ma a questo mondo capita di non avere simpatia per qualcuno. Quando desideri confrontarti, io sono sempre disponibile. Ti lascio scegliere il tema.
    Ultima cosa, il Campione del millennio scorso, ha un nome e cognome: Silvio Martinello. Il mio personale curriculum sportivo e non solo, in modo che tu possa sincerarti della mia competenza specifica sull’argomento pista, lo puoi estrarre dalla rete, o se preferisci te lo posso inviare.
    Buon lavoro.

    1. caro Silvio, conservo sempre bellissimi ricordi della branda condivisa al CAR militare di Barletta e ovviamente non solo quelli, ma anche gare di ciclismo insieme o ad ammirare i tuoi successi da amico e tifoso.
      Non ricordo particolari litigate fra di noi se non divisioni politico – sportive fra diverse opinioni in cui hai avuto la meglio nel 2005 al fianco di Di Rocco (io ero con Marco Toni) e subito dopo come capo delle nazionali e della pista. Ricordo solo un tuo impegno particolare nel chiedere le mie dimissioni all’UEC ad Atene più in veste di politico che di tecnico ma non porto rancore.
      Quando ti definisco grande campione credo di conoscere il tuo curriculum sportivo e di apprezzarlo, quando scrivo millennio scorso è per mettere una data. Hai vinto Olimpiadi, Mondiali e non solo (tanto di cappello) prima del 2000 anno di inizio del nuovo millennio. Credo che condividerai che è una mancanza e non per colpa mia (non sono così importante) il fatto che il ciclismo su pista che si è mondializzato ed ha riformato tutti i regolamenti non venga visto e seguito dai giornalisti nazionali ne visto da diversi anni (ad onor del vero mancanza anche quando ero in FCI).
      Ti ringrazio a nome di tutti i nostri collaboratori per le belle frasi scritte su Fiorenzuola, vecchia pista che tu hai onorato e che per noi è un onore che tu ci abbia corso e vinto diverse volte in campionati, coppa e sei giorni.
      Mi perdonerai quindi se non capisco l’astio. Non ambisco a tornare in F.C.I. Ci sono già stato come dirigente tecnico, ho avuto pochi consensi come politico candidato e devo rispettare il giudizio espresso. Inoltre mi trovo bene dove sono sia come consulente nell’impresa che mi sopporta, sia nella squadra ciclistica di Praga e nell’organizzazione di Fiorenzuola. Inoltre la mia età mi fa pensare alla primavera dei miei figli ed al tramonto del sottoscritto, visto che sto superando il mezzo secolo di vita e vorrei apprezzare gli anni restanti con cose semplici e belle anche extra ciclismo.
      Concludo con la disponibilità e il piacere di un incontro, di una cena insieme e di una chiacchierata. Sarebbe un grande piacere, ma lasciamo stare confronti e tema da me scelto. Ho corso in bicicletta, non sono un campione e non ho studiato in Università internazionali, ho le mie opinioni, le mie esperienze ma sono un,limitato. Quindi non faccio gare su temi, ti assegno la vittoria a tavolino, se vuoi, a tavola.
      Con apprezzamento sincero come bravo opinionista RAI e amicizia di vecchia data ti invio quei saluti che da anni viste le professioni differenti non riusciamo a farci di persona (penso che non ci vediamo dalla 6 giorni di Cremona in cui sei stato nostro graditissimo ospite, era febbraio 2009)

      ciao claudio

      1. Caro Claudio, avevo rimosso l’esperienza CAR Compagnia Atleti a Barletta, se non ricordo male tu occupavi la branda sopra la mia, anche nell’occasione prediligevi stare in alto!!!!! Battuta!! Ricordo molto bene invece l’esperienza del 2005, (che tra l’altro mi ha fatto capire tante cose, infatti a settembre 2007 ho salutato e me ne sono andato), anche se le tue esperienze non si limitano all’appoggio a Marco Toni, ma anche al periodo precedente della gestione Ceruti, che continui a dire di non aver condiviso su molti temi, ma sei stato al suo fianco fino alla fine. Io invece, come ben sai, quando non condividevo più me ne sono andato, con un contratto in tasca e lasciando tutto sul tavolo. Si chiama coerenza. Ma non voglio andare oltre. Ad Atene io avrei insistito per chiedere le tue dimissioni alla UEC? Questa mi è nuova, è la prima volta che la sento. Credo che tu sia stato informato male, l’ambiente del ciclismo è purtroppo popolato di soggetti che vivono e campano di chiacchiere. Condivido il tuo riferimento allo scorso millennio, anche se usato in modo dispregiativo non è carino, ti rammento solo che ai Giochi di Sydney 2000 ho conquistato un bronzo, come la mettiamo? Il 2000 lo consideriamo nuovo o vecchio millennio? Claudio, io non porto nessun astio, mi aspetterei da un uomo di sport con propositi di cambiamento un uso diverso del consenso che come organizzatore stai ottenendo. Attaccare la stampa, Bulbarelli, Conti, Sgarbozza e c., come citi in altro tuo commento sul profilo FB, non è corretto. Come fai a pretendere attenzioni dai media, trattando le persone in questo modo? Libero di farlo naturalmente, ma mi è sembrato sopra le righe ed ho deciso di scriverlo. Citare gli “ignobili giochini” dei colonnelli, altra caduta di stile. A cosa ti riferisci, spiega bene a tutti i Mi Piace che raccogli, che probabilmente si fanno un’idea completamente errata di cosa stai parlando. In un altro post parli delle 6 giorni come delle Kermesse, che la storia deve finire se vogliamo che si salvino. Stai facendo demagogia spiccia, indirizzata a coloro che le 6 giorni non sanno nemmeno cosa sono. Interpella i tuoi colleghi UIV, che conosco personalmente uno ad uno avendoci lavorato a stretto contatto come “colonnello” per tanti anni. Le 6 Giorni sono Business, tu a Fiorenzuola organizzi e non si paga il biglietto, bellissima manifestazione, grande volano promozionale, ma non fai Buosiness. Tutti i tuoi colleghi fanno Business, infatti chi non lo fa chiude. Dortmund, Monaco, Stoccarda, Colonia che chiudono! Lì facevano Business, grandi Business, quando il Business è sparito hanno chiuso, stesso discorso vale per Milano. Business significa costruire anche un cast di partecipanti ed accoppiarli in funzione di questo, per richiamare pubblico (che compra il biglietto) e fare in modo che torni a casa dopo essersi divertito, e quindi potenzialmente interessato a ritornare l’anno successivo. Per questo motivo esistono i colonnelli, che guarda caso vengono “nominati” sul campo con i risultati acquisiti. I colonnelli lavorano a stretto contatto con gli organizzatori, che sono quelli che pagano i contratti. So che ti dico cose che conosci, ma il fatto che tu voglia farle risaltare come negative, senza spiegare ai tuoi seguaci del Mi Piace, come funzionano le cose facendo passare le 6 giorni come prove di campionato, mi sembrava scorretto, ed ho deciso di dedicare uno dei miei articoli. Tutto qui, nessun astio. L’antipatia, reciproca nonostante non lo confermi, deriva dal fatto che sei stato l’unico organizzatore di 6 Giorni, Italiano per giunta, che non mi ha invitato al suo evento nel 2001 e 2002, ultimi anni di carriera in cui mi sono dedicato solo ed esclusivamente all’attività su pista, e le 6 giorni in particolare. Non so se ricordi, fino all’anno prima ero il primo corridore a siglare l’accordo con te, poi sistemavi tutti gli altri. Ero da anni il corridore di riferimento a livello internazionale più importante dell’attività Seigiornistica. Nel 2001 non mi chiamavi, parlai con Fausto Pinarello, nostro comune amico e mio sponsor personale in quegli anni, chiedendogli di farti una telefonata per capire se avessi intenzione di invitarmi all’evento, che tra l’altro vinsi con Collinelli l’anno precedente. Tu per dovere mi chiamasti, era il mese di maggio ricordo, ci salutammo e poi mi chiedesti, “Allora vieni a Fiorenzuola?” Io: “Certo che si, volentieri, pensavo ormai non mi chiamassi più” Tu:” Però Silvio, dobbiamo rivedere il tuo compenso economico” Io: “Parliamone” Tu:”……sai tu non sei più il corridore di qualche anno fa, gli anni passano….” Io: “Guarda Claudio, se tu mi motivi questa necessità per problemi di natura economica, sono disponibile a parlarne, se me la motivi per il fatto che non sono più quello di prima, non sono disponibile. Per tua informazione, gli organizzatori delle 6 giorni vere (ricordo di averti detto vere, perché obiettivamente c’è una certa differenza tra l’evento di Fiorenzuola e tutto il resto del calendario, credo tu possa condividere) non mi hanno tagliato nulla, anzi, in alcune parti mi riconoscono anche dei bonus extra per il lavoro che svolgo. Quindi vedi tu” Tu rimanesti fermo sulla tua posizione, dicendomi che ci avresti pensato. Naturalmente parve subito evidente che la telefonata era un atto dovuto, per poter rispondere a Fausto Pinarello che alla fine non si trovò l’accordo, che invece ero disponibile a trovare ma se motivato diversamente. Dettagli, banali forse, ma che per il sottoscritto invece hanno importanza. Fiorenzuola da allora in avanti fu out per me, 2001 niente, 2002 nemmeno. Corsi fino al febbraio del 2003, salutando il pubblico in ogni città in cui avevo corso, vinto, divertito credo, ma non mi fu concesso a Fiorenzuola. Ti sembrano motivazioni futili, può darsi, ora a distanza di anni certamente lo sono, ma nel mio modo di considerare le persone, hanno importanza rilevante, pertanto la mia personale considerazione nei tuoi confronti è questa. Ciò non mi impedisce naturalmente di sedermi eventualmente ad un tavolo con te, a dibattere e discutere di questi od altri temi, non mi interessa che tu sia stato o meno un campione, e nemmeno dove tu abbia studiato, do invece grande importanza alla sostanza ed in alcuni casi anche alla forma, che spesso non mi fa appezzare quanto scrivi.
        Ti invio il mio cordiale saluto.

        Silvio

      2. ciao Silvio,
        a parte la differenza di opinioni sulle 6 giorni, comunque la tua visione è sicuramente legittima e corretta e questa tua risposta usando una battuta “mi piace”. Su Fiorenzuola non ricordavo tutti questi particolari in merito al 2001, tutti veri anche se non ricordo bene le telefonate con Fausto, ma essendo lui persona degna e perbene immagino che siano correttamente riportate.
        Sono onorato della passione dimostrata per Fiorenzuola anche per 2001, 2002 e 2003 ma io ricordo solo un problema economico di una cifra che legittimamente tu pretendevi e meritavi ma che la piccola Fiorenzuola non era più in grado di corrispondere (e non ti dico adesso ma immagini bene). Tutto qui. A distanza di tempo mi spiace aver avuto l’opportunità di un addio per un grande campione come te. Pensavo di non averne la possibilità. Forse la politica accecava (anche me) e potevamo parlarci di più, peccato veramente ma pazienza, è andata così.
        E’ vero che tu eri il primo corridore con cui parlavo, giustamente eri il leader mondiale della pista, per colonnelli ciclistici intendevo tempi molto più recenti e i colonnelli ciclistici non sono leader perché (qui mi darai ragione, almeno credo) non sanno fare gli interessi di tutti ma vanno per la loro strada pieni solo delle loro ambizioni e manovrette. Il duemila spartiacque del millennio dai non è dispregiativo, siamo entrambi del 1963. Medaglia di bronzo è certamente uno dei tuoi grandi risultati ci mancherebbe. Ma dire che sei un campioni pre 2000 non credo sia una fesseria così grande e che il ciclismo da allora su pista è cambiato totalmente credimi, non è una stupidaggine, non vieni mai ma lo sai.
        Ad Atene me lo dissero i miei allora colleghi UEC “Martinello è qui a nome e per la Federazione e chiedono le tue dimissioni per collaborare in futuro con la FCI”. Io ero stato eletto non nominato ma mi dimisi perché come oggi odio le guerre non di opinioni ma personali.
        Fai tre nomi RAI, non credevo di aver fatto nomi, se li ho scritti, ho sbagliato. Comunque Fiorenzuola a livello di marketing, come credo tu sappia ha interessi territoriali e non nazionali quindi siamo coperti bene come informazione, con pagine locali e diretta TV in otto province. Io mi intendevo campionati e coppe del mondo come incompetenza. A dirti la verità, a Fiorenzuola non abbiamo la forza di sostenere una presenza RAI e quando lo abbiamo fatto perchè ci è stata data lìopportunità, sia lì che a Cremona, non siamo stati in grado di farlo bene.
        Per la cena quando ci sarà l’occasione sarà un vero piacere e credo che sarà uno scambio di opinioni molto interessante, condivise o diverse ma che da una persona intelligente che apprezzo anche quando ha opinioni diverse dalle mie.

        ciao claudio

  2. Buongiorno Silvio, pur avendo un profilo Fb uso questo canale per provare ad esprimere la mia opinione riguardo alla discussione intrapresa sull’attività ciclistica del velodromo di Fiorenzuola e del suo mentore Claudio Santi, che conosco e con il quale mi sono confrontato diverse volte su diversi argomenti, dall’organizzazione degli eventi alla politica sportiva …
    Come sai oramai da diversi anni mi sono impegnato nell’organizzazione delle gare su pista, da quelle regionali a quelle Internazionali, proprio come fa Claudio, e penso di poter dire senza falsa modestia che oggi, come lui, posso permettermi di esprimere un giudizio sull’attività sportiva e forse, più di lui (in seguito capirai perché) sull’attività politica relativa alla pista.
    Non sono d’accordo con Santi sul modo di porsi nei confronti della stampa, molti giornalisti sono appassionati e competenti, con loro ho modo di scambiare opinioni e pareri non solo per telefono, ma anche a Montichiari durante le riunioni su pista del calendario invernale (già, ti sembrerà strano ma a Montichiari si fanno vedere …) ma come sempre bisogna poi fare i conti con gli spazi messi a disposizione dalla redazione.
    Nello specifico, a Fiorenzuola avete organizzato la finale della U.I.V. talents cup, grandi corridori, grande agonismo in pista e tanti ragazzini nelle gare di contorno, addirittura per chi se ne intende, era anche gara UCI di classe 1, ma forse Claudio dimentichi che era a cavallo con la prima settimana del Tour de France …
    Tutti sappiamo che il ciclismo non gode di ampi spazi sui quotidiani Nazionali, tutti sappiamo quanta fatica si fa per cercare di dare risalto a manifestazioni così importanti per il rilancio dell’attività su pista e tutti sappiamo che certe date sono “obbligate”, ma razionalmente, pensiamo che sulla Gazzetta dello Sport sacrifichino mezza pagina o anche solo un quarto (quando ne hanno a malapena una) del Tour de France in favore di Fiorenzuola ?? Quantomeno utopistico, idem per la 6 giorni, la settimana dopo il tour, grandi nomi a Fiorenzuola, Campioni Olimpici e Mondiali come se piovesse, li era la settimana successiva al Tour (ultima di luglio) e magari qualche riga obiettivamente ci poteva anche stare (anche se Froome and co avevano ancora tutta la ribalta del caso), ma dopo che per settimane continui a dire che sono tutti “incompetenti” e che c’è l’hanno con te, sfido chiunque di quelli che contano a chiederti un pass “Stampa”.
    Un’altra considerazione, ti sei presentato a Trento all’assemblea della FCI come candidato alla Presidenza, non è andata come pensavi e da allora sei sparito, ricompari solo sporadicamente su Fb con qualche post dedicato alla raccolta di “mi piace” e con il tuo modo ipercritico e sempre polemico di dire le cose, permettimi di dirtelo, secondo me stai sbagliando, ti comporti esattamente come quelli che denigri nei tuoi post, parli stando all’esterno, criticando e distruggendo, mai in maniera costruttiva.
    Tu “nasci” politico, e proprio per questo non capisco il tuo modo di comportarti, avresti dovuto prima di pensare alla Presidenza della FCI pensare alla tua Regione, dove forse avresti avuto qualche consenso in più, allora, “da dentro” proporre e cercare di cambiare le cose con le idee e la grinta che tutti ti riconoscono.
    Io l’ho fatto, mi sono candidato in Lombardia e con me altri amici che vivono la passione della pista, siamo stai eletti e stiamo facendo fatica, una fatica bestiale, ma abbiamo quattro anni di tempo per provare a far sentire che ci siamo, il rapporto con Roma è diretto, schietto e ruvido quando serve, ma sempre improntato a costruire, mai a distruggere !!
    Un’ultima cosa, vicino a te hai un team di persone stupende che ti sostengono nell’attività, forse un po’ meno di egocentrismo …

    1. caro Fabio, ovvio che su facebook (sul mio profilo, non sul profilo di altri) scrivo ciò’ che mi pare, giusto o sbagliato che sia. Come credo valga per tutti, facebook non è il Vangelo e nessuno è Gesù. Per ora abbiamo ancora libertà di opinione, di criticare e di sbagliare.
      Permettimi una correzione tecnica. UIV Talents Cup, non era classe 1 ma 2 U.C.I. e non c’erano grandi campioni, forse del futuro si, ma da vedere. Ovviamente nessuna sciocca pretesa di competere con il Tour de France, nemmeno con il Giro donne o gare professionistiche, ben più importanti e rinomate.
      La 6 giorni delle rose invece era di classe 1 ed ha avuto campioni olimpici e mondiali e nazioni (30) che ci fanno pensare o illudere ad un buon prestigio internazionale acquisito.
      Staff stupendo a Fiorenzuola? assolutamente si, siamo insieme da vent’anni circa, magari per qualche, in parte, merito anche mio.
      F.C.I.? ho perso la mi battaglia di opinione e rispetto la Federazione che ha avuto consensi con Renato Di Rocco giustamente presidente. Cosa vuol dire sparito? dovevo continuare a far casino e non accettare il giudizio elettorale? a me va bene così, faccio parte della Federazione come tesserato e come organizzatore.
      Fra l’altro con noi (Fiorenzuola) la Federazione si è comportata molto bene ed ha inviato rappresentative di bravi e competitivi atleti convocati dai due ottimi tecnici federali.
      Per quanto riguarda i giornalisti nazionali, lasciate stare Fiorenzuola che è seguitissima a livello territoriale quindi vive di ottima salute giornalistica ma invece intendo dire che seguono poco o niente Coppe del Mondo, Mondiali e Olimpiadi stesse con il suo percorso regolamentare e di qualificazione.
      Non conosco i meccanismi della Gazzetta che tu scrivi quindi non rispondo.

      Vista la tua auto-premessa, di bravo e competente organizzatore, ti saluto con Forza Fabio, la pista ha bisogno di organizzatori internazionali, quest’anno sei mancato ma sono certo che ti riprenderai subito

      un abbraccio, claudio

      1. Mancato dove? NOI ci siamo, anche quest’anno, e alla grande !!!
        Certo io mi riferisco all’UCI e alla UEC o eventualmente alle associazioni/Federazioni riconosciute, non alle assemblee condominiali … Saluti, Fabio

    2. Ciao Fabio,
      ti rispondo con un semplice ringraziamento per il tempo dedicato al tema, il tuo commento riguarda soprattutto Claudio ed ho visto che ti ha risposto. Io mi sono limitato a rilanciare il tuo commento, che naturalmente condivido nella sostanza, anche se conosci la mia opinione in merito alla tua stratta collaborazione con il Palazzo.
      Un cordiale saluto

      Silvio

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